LE SARDINE DI PIAZZA MANARA
Passato qualche giorno possiamo fare un bilancio del nostro flash mob di domenica scorsa. Scendere in piazza in modo spontaneo è stato meraviglioso e sorprendente, con una partecipazione che è andata oltre le nostre aspettative.
Nessuna organizzazione. In tre giorni ci siamo autoconvocati davanti al Municipio, in contemporanea al comizio leghista al Teatro Farnese, per un’iniziativa assolutamente pacifica a cui hanno risposto quasi in trecento persone: famiglie, bambini, giovani e meno giovani, tutti finalmente pronti ad assaporare per più di un’ora un mare limpido fatto di creatività, pluralismo, rifiuto della violenza, curiosità e partecipazione. Tutti pronti a guardarsi negli occhi, consapevoli del gusto di esserci, per mostrare che – incredibile – insieme si può chiedere un nuovo linguaggio alla politica, insieme si può lottare contro odio e slogan vuoti, insieme si può difendere il dissenso dalle più profonde corruzioni della propaganda. Abbiamo cantato Bella Ciao, l’Inno di Mameli e inneggiato alla pace con Give Peace a Chance, con in sottofondo Quanto è profondo il Mare per ricordare chi viene lasciato annegare nel Mediterraneo.
Dopo una settimana molti a Borgotaro continuano a deridere e gettare fango sulle Sardine in un clima di aggressività assurda. È evidente che le nostre sardine di cartone colorato sono state una piega imprevista e scomoda di un meccanismo sempre più allineato con chi sparge rancore e divisioni con parole volgari, violente e bugiarde.
Non siamo antipartitici, vorremmo solo essere d’aiuto a riportare verso la politica chi ne ha voglia, ma è deluso. Vorremmo risvegliare la voglia di politica di tanta gente perbene e fare vedere che non è separata, ma intimamente connessa alla vita quotidiana. Crediamo nelle istituzioni e speriamo che con il nostro contributo di cittadini la politica possa migliorarsi. Domenica in Piazza Manara non c’erano eroi, c’erano solo delle persone capaci di distinguere la politica dal marketing. Chi ragiona non abbocca.
Infine un episodio che ha fatto tanto clamore: un paio di cartelli inaccettabili abbandonati in un angolo della piazza. Per noi è stato un evento molto significativo. Chi è arrivato in piazza con rancore e stupidità si è dovuto vergognare di alzarli e mostrarli, perché come è stato evidente dal primo minuto tutta la piazza non lo avrebbe tollerato. È stato costretto a lasciarli per terra dietro una colonna, insieme ai sentimenti più bui che si portava dietro. Quella persona si dovuta arrendere ad una folla determinata, allegra e corretta.
A tutti coloro che hanno partecipato al flash mob delle Sardine diciamo: Benvenuti in mare aperto!
Siamo nati in piazza e presto ci rivedremo in piazza!
… magari a Bologna domani 19 gennaio.
#laValtarononsiLega