Riapertura del Punto Nascita a Borgotaro
Abbiamo vinto la prima parte di questa lunga battaglia che dura da oltre 5 anni. Era iniziata con la raccolta
delle firme per difendere l’Ospedale e il suo Punto Nascita. Ci avete dato una risposta elusiva. Allora
abbiamo continuato a raccogliere firme e, come Comitato Pro Ospedale, in modo più consistente, ci siamo
opposti alla chiusura del Punto Nascita, con l’appoggio della stragrande maggioranza dei cittadini. Abbiamo
costretto le Amministrazioni pubbliche locali ad assumere una posizione precisa, così che tutta la coalizione
di Centrodestra ne aveva poi fatto un punto fermo e impegnativo del programma elettorale delle Regionali
del gennaio 2020.
Fino a quel momento il Governo regionale si era sempre trincerato dietro il mantra della SICUREZZA. Ma
quando Bonaccini naso’ il voto negativo, dichiarò sulle tv nazionali che la chiusura dei Punti Nascita in
Montagna era stato il suo più grande errore: i numeri dei voti non gli tornavano. Gli interessavano i numeri.
Non gli importava nulla del disagio di centinaia di donne, dei rischi dei parti in ambulanza, dei pericoli dei
viaggi su strade ghiacciate, dei costi che le giovani coppie devono tuttora sobbarcarsi, di smantellare in
quattro e quattr’otto un Reparto, di ridurre l’attrattivita’di un Ospedale e con esso di minare alla radice la
possibilità di continuare a nascere e vivere in Montagna. Ecco di tutto questo non vi è mai importato nulla!
Vi interessano solo i numeri delle elezioni perché considerate i cittadini solo dei numeri! E poiché siete
senza vergogna, oggi, col vostro campione consigliere Daffadà, ci dite che considerate il Punto Nascita un
Presidio irrinunciabile al rilancio della Montagna! Veramente la faccia come il…
Così ora vi decidete a inviare al Ministero un piano di Riapertura, lo stesso piano che avete nel cassetto da
oltre tre anni, ma che non avevate mai voluto condividere. Intanto, però, riaprivano i Punti Nascita di
Cavalese in Trentino, di Asiago in Veneto, di Villafranca Veronese. E ora si stanno avvicinando le Elezioni. Di
fronte al rischio di perderle, si deve pur dimostrare almeno la buona volontà di intervenire. Ecco allora la
sparata dei numeri per confondere le idee: 36 figure professionali e un investimento di 1.881.000 € di
risorse complessive. Non entriamo nei dati tecnici, però vi diciamo che gli allocchi siete voi, se volete far
credere all’opinione pubblica che quando l’avete chiuso, per garantire la sicurezza, mancassero 36 figure
professionali e fosse necessario quel po’ po’ di risorse. Quando lo avete chiuso, ve lo diciamo senza tema di
essere smentiti, mancavano solo il neonatologo h 24 e il nuovo lettino di rianimazione neonatale. Cioè, per
farvi i conti in tasca, erano necessari 60/80.000 €! Oggi i costi sono quelli che dite voi? Allora specificate
bene tutto, perché qui in Montagna persone con l’anello al naso non ce ne sono mai state. Caso mai
c’erano orsanti che, suonando l’organino, giravano per il mondo e facevano ballare scimmie ed orsi!
Noi rimaniamo in attesa che il Ministero vi dia il parere favorevole e che riapriate entro settembre 2021.
Mancano tre mesi e con un po’ di impegno ce la potete fare!
Per il Comitato Pro Ospedale, Marchini Rodolfo, Presidente, Bertorelli Giulio e Furnari Eleonora,
Vicepresidenti
Borgotaro, 5 luglio 2021